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Il lavoro:
I laboratori iniziano con una serie di esercizi che promuovono la sensibilità della propria percezione, la percezione dello spazio e quella degli altri partecipanti. La sensazione fisica, l’ascolto e il contatto con gli altri sono di grande importanza. Molti degli esercizi sono giocosi.
Anche lo sviluppo della musicalità, del ritmo, sia con la voce che con il corpo e con strumenti musicali, è incoraggiato. Mettere in gioco i diversi repertori musicali e le tradizioni dei diversi paesi da cui provengono i partecipanti è un valore aggiunto per il lavoro e per il processo di integrazione.
Gradualmente, si incorporano elementi teatrali, piccole improvvisazioni, narrazione e anche la rappresentazione di personaggi e l’interpretazione di ruoli.
L’obiettivo:
L’obiettivo non è tanto quello di elaborare delle scene con lo scopo immediato di mostrarle ad un pubblico, ma di aiutare la creatività che è in ogni essere umano ad esprimersi attraverso i mezzi del teatro fisico. Tuttavia, se nel gruppo dei partecipanti sorgesse il desiderio di lavorare su qualcosa che vorrebbero mostrare, questo sarebbe naturalmente interessante.
I leader del workshop:
I laboratori saranno condotti da tre formatori teatrali, Anna Kiskanç, Ettore Chiummo e Daniele Bianco. Tutti e tre diplomati all’Accademia Teatro Dimitri di Verscio, hanno esperienza nel lavoro con non professionisti del teatro e all’interno di progetti sociali e educativi con persone con un background migratorio.