In Eritrea, un giorno che tornavo a casa dal lavoro, è arrivata la polizia militare a cercare il mio marito. Non sapendo dove fosse, mi hanno messo in carcere. Dopo 3 giorni il mio padre ha pagato una cauzione e mi hanno lasciata, però hanno continuato a perseguitarmi perché cercavano il mio marito. Sono scappata in Sudan lasciando i miei due figli con la mia madre. Poi ho continuato il mio viaggio in Egitto, dove mi hanno imprigionata 5 anni per la mia religione cristiana. Quando sono uscita dala prigione, ho preso la barca per venire in Italia, eravamo in 360 persone sulla barca e abbiamo viaggiato per 7 giorni e 7 notti, gli uni schiacciati contro gli altri. Quando sono arrivata in Italia, la croce rossa mi ha accolta, dopo 24 ore ero in Svizzera e mi hanno dato il premesso umanitario. Sono in Svizzera da 5 anni e sono felice ma il mio desiderio più grande è che un giorno mi daranno il premesso per poter portare i miei figli qui. Non li vedo da 11 anni. Misgana, Eritrea